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Uno non vale uno, perché la matematica non è un'opinione ma tutto il resto si ! Vi mostro come non diventare

30-04-2024 13:16

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Uno non vale uno, perché la matematica non è un'opinione ma tutto il resto si ! Vi mostro come non diventare un numero.

L'uguaglianza esiste solo in matematica ! Detta così può sembrare forte ma, prima di essere tacciato di razzismo, voglio spiegare cosa voglio dire.

L'uguaglianza esiste solo in matematica !

 

Capisco che detta così può sembrare forte, come d'altronde tante altre dichiarazioni non “allineate”. Però, prima di essere ingiustamente tacciato di razzismo, da quelli che si autocertificano depositari del sapere assoluto o per meglio dire del giusto assoluto, voglio cercare di spiegare cosa intendo dire con l'affermazione iniziale.

 

Ovviamente questo è il mio pensiero, diverso dal vostro o al limite simile, sul quale sono disponibile a dialogare ed a farmi convincere per cambiare idea. Sempre che anche voi abbiate la stessa propensione.

 

La frase “uno vale uno” viene usata per spacciare l'uguaglianza tra gli individui come concreta e risolutiva di problemi. Cioè abbiamo, o peggio dobbiamo avere, tutti lo stesso valore.

Ma io non la penso così !

 

Nella serie “uno non vale uno” ho scelto 6 immagini famose di : un quadro, un luogo, una bevanda, un animale, un disegno ed una foto.

Per rendere le cose semplici ho considerato il valore che può essere determinato dalla fama.

 

 Ed è subito evidente che il tè ha una fama nettamente diversa dal raki e dalla tequila e così via. Stessa evidenza per le altre immagini che ho selezionato. Ad ognuno di questi elementi è comunque riconosciuto un suo valore che può essere appunto per la fama o per il merito o di nascita o acquisito nel tempo e per tanti altri svariati motivi. Inutile dire che ciò risulta anche per l'essere umano e d'altronde si dice “i nostri simili” NON i nostri uguali (almeno per ora).

 

Ovviamente gli spacciatori di uguaglianza tirano in ballo i diritti per poter fare più presa sull'opinione pubblica. Ma, prima di tutto, se si vuol vivere in una comunità, la parola dovrebbe essere dirittiedoveri tutt'uno e non solo diritti. E, seconda cosa, non siamo noi che dobbiamo diventare tutti uguali per avere indistintamente dei diritti che, oltre tutto, dovrebbero essere ad hoc perché non a tutti servono gli stessi.

 

Io penso che la diversità sia il sale della vita, mentre l'uniformità ne è la menomazione.

 

Diversità, però, intesa in tutti i campi e sensi, non questo si e quello no, di genere, come di fede, di cultura, ideologia politica e non, e perché no di abbigliamento o culinaria e via dicendo.

Ma sempre e solo con il rispetto reciproco per tutto e tutti.

 

L'uniformità porta, invece, a farci diventare tutti dei numeri, come fecero i nazisti nei campi di concentramento.

 

Perché così potreste essere gestiti facilmente : nessuna individualità; nessuna opinione personale; nessuna scelta personale; nessuna imprevedibilità; nessuna ambizione; etc.

Tutti le stesse idee, gli stessi desideri, gli stessi interessi, gli stessi comportamenti, gli stessi acquisti e gli stessi negozi, etc.

Praticamente come un gregge di pecore, una massa da poter indirizzare dove e come si vuole.

Per questo voglio che uno non valga uno, se non in matematica !

 

Oggi influencer e media cercano di pilotarci ma, siccome siamo, ancora, solo dei simili e non degli uguali, in molti si riesce a restare fuori dal gregge.  

Due esempi :

1)  nella moda vogliono far credere che tutto stia bene a tutti.

     Ma è proprio così ?

     In quel caso basterebbe un solo capo.

     Capite il vantaggio per chi produce ?

     Sparirebbero i piccoli produttori con le loro professionalità ma, 

     soprattutto ci sarebbe un totale annullamento.

     Spaventoso !!!

     Tutti vestiti allo stesso modo, caso mai tutti di nero e con i cappucci

     calati sul volto.

     Invece, vestitevi come volete, come vi sentite, come vi vedete, o come vi      volete far vedere. Createvi un proprio stile in base al fisico, al ruolo,                all'umore, al carattere. Predisponetevi, però, ad accettare tutte le                  critiche, perché gli altri possono pensarla diversamente da voi.

 

2)  nel lavoro si esalta e s'invoca sempre di più quello di gruppo quale

      tecnica infallibile per avere degli ottimi risultati.

      Ma è proprio così ?

      Anche in questo caso il vantaggio potrebbe non essere il vostro.

      Se la squadra di cui si fa parte è formata da soli attaccanti o soli

      portieri difficilmente raggiungerà degli obiettivi.

      Ed è vero che il risultato è quello del team e non del singolo ma, così

      anche voi andrete incontro ad un totale appiattimento.

      Spaventoso !!!

      Viceversa, se il gruppo è costituito da diverse figure, ognuna delle

      quali con un proprio valore, verranno esaltate le professionalità ed il

      merito anche dei singoli.

      Certo l'unione fa la forza ma, l'unione di diversi non di uguali.

 

Quindi vi dico : non fate che vi trasformino in un numero, usate la vostra testa !

Non nascondetevi nel gruppo perché non vi risolve i problemi ma vi annulla.

Alzate la testa e fatevi vedere in faccia, fatevi valere, mostratevi per quello che siete e volete essere, abbiate il coraggio delle vostre azioni.

Non è l'influencer di turno o un canone precostituito che devono proporvi qualcosa, ma siete voi che dovete chiedere consiglio e vagliarne l'utilità, la verità, l'importanza e quant'altro.

Ricordate che chi vi propone qualcosa lo sta facendo principalmente per se e poi per voi.

 

In definitiva io e voi siamo simili ma non uguali e soprattutto non dobbiamo diventare uguali !

 

Grazie per l'attenzione, ma ora 

ditemi la vostra che io ho detto la mia !    

                                                     MasSo